Introduzione
Introduzione
L’incontro con l’altro è relazione, rapporto, conoscenza reciproca, ed è soprattutto possibilità di riconoscersi contemporaneamente tutti simili e diversi. Il gioco è strumento essenziale per questo passaggio. Attività semplice, ingrediente fondamentale della vita dei bambini, della relazione educativa e “ponte” tra le culture. Tutti i bambini del mondo giocano e si divertono giocando.
Il gioco esprime le connotazioni autentiche delle diverse culture e non va considerato come momento di evasione o di improduttività ma è attività umana che contribuisce all’educazione dell’uomo.
Giocare è entrare nelle regole di una società, è capire i significati delle azioni, è sperimentare il gusto dello stare insieme, è scoprire la varietà dei ruoli e delle funzioni sociali, è saper utilizzare in modo creativo tutti i materiali, anche i più semplici.
La settimana dei giochi dal mondo vuole far scoprire ciascuno di noi e ciascun abitante del mondo come appartenente all’unica famiglia umana.
La semplicità dei giochi proposti diventa allora valore, poiché permette ai bambini di giocare e divertirsi con materiali non ricercati e costosi, ma recuperabili dalla vita di tutti i giorni. I giochi dal mondo proposti sono inoltre tutti giochi di gruppo, per valorizzare il senso di condivisione e comunità, per mostrare un’altra possibilità di giocare e divertirsi, che non sia quella individuale alla quale i nostri ragazzi sono purtroppo sempre più spesso abituati.
La settimana dei giochi dal mondo può essere anche occasione per promuovere lo stile dell’incontro. Intercultura non è solo conoscenza dell’altro, è anche dimensione quotidiana di incontri che fermentano.
Il gioco in sé ha tanti ingredienti che possono essere ripresi e valorizzati: l’ascolto, la lealtà, il gioco di squadra, la fiducia nell’altro, le emozioni, la legalità…
Sottolineiamo inoltre i giochi cooperativi come valido strumento per incontrare l’altro superando la logica dell’“io vinco, tu perdi”, per vincere insieme.
Questi giochi fanno sperimentare ai bambini e ai ragazzi una nuova modalità di stare insieme. Inoltre possono essere inventati “giochi di incontro” dall’oratorio stesso. La strada interculturale non è scritta, va trovata insieme. È fondamentale educare e valorizzare la creatività delle nuove generazioni affinché si possa vivere l’incontro.
Infine, il gioco è anche occasione per prendersi cura del mondo. Nella settimana in cui apriamo gli occhi su luoghi lontani, impariamo anche gesti virtuosi di altri Paesi. Portiamo in oratorio esempi positivi, come i giochi di latta della Costa d’Avorio, e inventiamone di altri per rispettare il mondo!
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